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GEN 16
16:29
Parliamo con... Manuel Bontempi
Concluso il 2015 è ora di tirare le somme sulla stagione agonistica dell ASD C.I. Quadrifoglio.
È stato un anno ricco di soddisfazioni e grandi risultati, bellissime emozioni e obiettivi centrati.
In primis i più sentiti complimenti vanno a Daniele Serioli (con Indian Kativa) che nonostante la sua giovane età ha dimostrato appieno quanto la sua passione per questo sport e l'impegno costante con cui si applica lo abbiano premiato, raggiungendo uno dei traguardi più ambiti della disciplina, complimenti quindi per la vittoria del campionato italiano senior.
Restando ancora in territorio italiano, spendo due parole anche sui nostri tesserati Ramon Donina Rubagotti, Eddy Accordini e Adelaide Scola che hanno preso parte al trofeo delle regioni svoltosi ad Anghiari.
Grazie anche ai loro risultati durante la prova la Lombardia si è classificata al secondo posto.
Ramon quest'anno non abbiamo potuto far altro che soprannominarlo amichevolmente "il re delle 90", una stagione davvero brillante la sua: ben cinque vittorie di fila sulla distanza di 90 km con i suoi quattro cavalli.
Anche per Jacopo Lorenzelli (con Hanifa) c'è una nota di merito per la vittoria nella 160 km di Fontanafredda.
I tesserati dell'ASD C.I. Quadrifoglio durante quest'anno si sono anche distinti a livello internazionale con la partecipazione di ben tre binomi ai Campionati Europei: Daniele Serioli (Indian Kativa) Simona Garatti (Santa du Sauveterre) Luca campagnoni (Kida).
Da presidente dell'associazione inoltre mi sento più che orgoglioso per l'obiettivo che la mia cavalla Un Dia, montata da Laura Gregorini, ha raggiunto al Campionato giovani cavalli.
Un Dia ha dimostrato di avere grandi qualità e, nonostante le sue dimensioni, un motore da far invidia, si è infatti classificata sesta nella graduatoria mondiale e prima degli italiani ad una media di 19,5 km/h.
Ringrazio di cuore Emiliano Serioli, il mio guru preferito, in qualità di maniscalco e amico fidato.
Ovviamente il merito ti tutti questi incredibili risultati va anche a tutti i nostri sostenitori, amici, simpatizzanti e soprattutto agli assistenti che durante le gare svolgono il loro compito egregiamente.
Detto tutto ciò auguro un buon 2016 a tutti, sempre accompagnati dalla passione per questo sport e... Camuni non comuni.
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DIC 15
11:09
Parliamo con... Luca Campagnoni
23/03 Vipera di Rifiglioli CEN B Berzo Inferiore (BS)
12/04 Mery de Matta e Padr CEN A Bairo (TO)
26/04 Kida CEN A Castrezzato (BS)
23/05 Mery de Matta e Padr CEI 3* Samorin (SVK)
13/06 Kida CEI 3* Castiglione del Lago (PG)
21/06 Najar Ruspina CEN B Budrio (BO)
12/07 Otello CEI 1* Torgnon (AO)
22/08 Vipera di Rifiglioli CEI 2* San Rossore
12/09 Kida CEI 3* Campionati Europei 2015 Samorin (SVK)
19/09 Mery de Matta e Padr CEI 3* Fontanafredda (PN)
24/10 Otello CEI 2* Travagliato (BS)

Un anno sportivo entusiasmante, tra alti e bassi!

Il 2015 segna il mio ingresso all'ASD Circolo Ippico Quadrifoglio e mi sento onorato di far parte di questo gruppo.
Il mio debutto sportivo è avvenuto con il Team Endurance "La Vivaretta", molto affiatato e unito, che ha sempre affrontato questo sport con tanto amore e abnegazione; il nome deriva da quello dato ad un cavallo che ha fattom parte della nostra vita da sempre e che occupa un posto privilegiato nel nostro cuore.
Dopo questa breve premessa intendo descrivervi lo sviluppo di questa stagione SPLENDIDA ma ANOMALA.

Al termine dei primi allenamenti, svolti con rigore e scrupolosità, si parte con la stagione sportiva con una serie di qualifiche sulla lunghezza dei 90 Km, importanti anche come allenamento e preparazione, qualifiche comunque obbligatorie per poi giungere alle lunghe distanze, nostro vero OBIETTIVO da sempre.
Stretti da una forte determinazione, le portiamo a termine brillantemente, sia con Vipera che con Najar, cavalli su cui puntiamo le nostre speranze per il futuro.
Visti i successi ottenuti, il nostro Team decide che è giunto il momento di intraprendere una nuova esperienza e confrontare il nostro livello con i Team europei.
Si parte quindi alla volta di Samorin con la cavalla Mery de Matta e Padr, fiduciosi di affrontare una competizione ad ottimi livelli.
La gara è però influenzata dalle pessime condizioni meteorologiche, ma comunque io e il mio cavallo ci siamo difesi alla grande, concludendo al quinto posto.
Nel frattempo in Italia si disputava il Campionato Italiano dove domina, fin dalle battute iniziali, in modo preponderante, Daniele Serioli ed il Team SG che portano a termine una vera e propria strage di eliminazioni.
Ormai all'apice della stagione sportiva, il 13 giugno con la nostra cavalla di punta Kidacorriamo a Castiglione del Lago in una delle più belle gare di quest'anno.
Questa la strategia adottata: partenza alle ore 6.00, primi giri nelle retrovienper "scaldare i motori", con il sopraggiungere delle ore più calde sfoderiamo la "nostra arma segreta" e una dopo l'altra rimontiamo le varie posizioni concludendo al secondo posto con gli ultimi giri percorsi a 20 Km/h.
Ci siamo anche aggiudicati la Best Condition: che soddisfazione!
Abbiamo dimostrato "di che pasta siamo fatti" noi del Team e la nostra Kida che ha terminato la gara con "le orecchie dritte".
Ancora euforici per i risultati ottenuti, non facciamo in tempo a disfare le valigie, che si intraprende la via delle qualifiche:
- Najar a Budrio ottiene un discreto dettimo posto nella 90 Km, dimostrando però di avere ancora tanta energia da sfruttare;
- Vipera a Torgnon, appuntamento ormai classico per noi della Vivaretta, affronta la sua prima 90 FEI terminando in una super volata e conquistando un eccezionale quinto posto; in questa gara è stata montata dal nostro fantino Marco Donadini!
- Otello, sempre a Torgnon, diventato quasi il ritrovo di una vacanza, montato da me, disputa la sua prima gara della stagione piazzandosi alle spalle di Vipera.

A questo punto della stagione, dopo questa serie di risultati positivi e promettenti, ci siamo resi conto della curiosità suscitata; ci sentivamo chiedere: "Chi è questo Team?" "Da dove vengono?" "Come hanno fatto con così poca esperienza a raggiungere questo livello?"
La risposta è semplice: il segreto, lo abbiamo imparato a nostre spese, stà nella costanza, nella tenacia, nella voglia di imparare da chi è più esperto, nel desiderio di ascoltare le idee degli altri e poi di valutare cosa è meglio per noi.
Dobbiamo riconoscere il merito al nostro mentore, il signor Emiliano, che ci ha affiancati e guidati, sempre pronto a trovare le giuste soluzioni ai problemi da affrontare, ricco di idee per seguire la strada giusta, sia negli allenamenti che in gara, individuando sempre correttamente come far esprimere al meglio le qualità dei nostri cavalli.

E poi inizia il sogno: con i risultati ottenuti si è aperta la possibilità di partecipare con due cavalli alla selezione, da cui verranno individuati i binomi che parteciperanno ai Campionati Europei che si sono svolti in Repubblica Ceca.
In questa fase siamo stati supportati da Melania Serioli, che ringraziamo vivamenteper la sua preziosa disponibilità allenando e montando allo stage la nostra cavalla Mery, mentre io continuavo l'allenamento e sostenevo la prova con Kida.
Tutti i nostri sacrifici sono stati ripagati in questa fase con la convocazione del CT nazionale Ugo Sacco: con i risultati ottenuti ci siamo meritati infatti un posto nella squadra che disputerà gli europei, con la cavalla Kida.
Il nostro obiettivo è stato raggiunto: siamo stati chiamati a far parte della Nazionale Italiana.
Per non perdere il ritmo, intanto partecipiamo alla gara di Pisa San Rossore con Vipera che affronta la sua prima 120 Km, facendosi onore: con rientri super da un minuto, disputa la gara in modo brillante e con risultati insperati fino al centesimo chilometro, dove, a fermarla, è interventuta una gran botta al tendine.
Ci portiamo a casa la prima zoppia della stagione (forse un presagio?)
Ad ottobre si riparte per l'appuntamento più atteso dell'anno, i campionati Europei, con l'intento di non sbagliare neppure un passo!
A Samorin si svolge una delle giornate più lunghe della mia vita, impegnativo il programma:
- viaggio più di 1000 Km
- allenamenti metodici
- visite frequenti
- preparativi rigidi
- gara su una lunghezza di 160 Km
Con me è giunto tutto il mio staff al gran completo, motivato più che mai, determinato a dare il massimo: Simone, il mio "super" fratello, allenatore e preparatore caparbio e metodico; Tiziana, la mia compagna nella vita e nello sport, grande alleata; Veronica, insostituibile sostenitrice e mio indispensabile supporto medico; Manu ed Anna, amici fedeli, sempre presenti e disponibili.
Ed ecco giunto il momento della gara, grande l'emozione!
Al via le velocità sono molto elevate, ma riusciamo atenere il ritmo, mantenendoci tre le prime 20 posizioni.
Il percorso è impegnativo, ma siamo fiduciosi delle nostre potenzialità.
Al quarto giro proviamo ad accelerare, sfiorando i 23 Km/h, velocità al di sopra delle aspettative.
Soddisfatti per l'andamento della gara, subiamo una doccia fredda alla reispection dell'ultimo giro: la cavalla presenta un risentimento muscolare, quindi zoppia.
In parte delusi e amareggiati, resta comunque la soddisfazione di aver potuto partecipare ad una competizione di così alto livello, un'esperienza incredibile che ha suscitato in tutti noi sentimenti ed emozioni indescrivibili.

Rientrati in Italia, dopo una sola settimana di riposo, si riparte per Sacile: per la delusione appena subita, l'umore non è alle stelle e ne ha risentito la nostra solita "grinta", ma ci sforziamo di affrontare con serietà la gara.
Mery parte in testa, fa andatura... siamo speranzosi, ma la sfortuna ci perseguita: una storta al quarto giro, zoppia, siamo fermi! Di nuovo!
Lungo la strada del ritorno, un'amarezza profonda era dipinta sui nostri volti, una delusione cocente brillava nei nostri occhi, le labbra tirate, mute, inespressive.
Nessuna parola è stata fatta, nessun commento, non ce n'era bisogno! L'unico desiderio di tutti era di arrivare presto a casa...
Fortunatamente il tempo è un ottimo rimedio, fa sfumare pian piano la negatività degli eventi e siamo pronti per rimetterci in pista, allenando le nostre punte di diamante Otello ed Ostro per la 120 Km che si è disputata a Travagliato.
Serpeggiava in noi una strana paura, non servono parole, bastano gli sguardi, una sottile anzia di non riuscire a finire la gara.
Raccogliamo tutte le energie e siamo pronti!
Ore 7.00, la partenza: le velocità iniziali non sono elevate, montiamo alla perfezione mantenendoci nel gruppo di testa; ottimi i rientri ai cancelli per Ostro che parte per primo e mantiene una media superiore ai 23 Km/h, garantendo, con grande naturalezza e scioltezza, un arrivo in solitaria e conquistando la Best Condition.
Grande esultanza del Team, ci sentivamo proiettati in un finale da film d'autore: alti e bassi, ma la conclusione è stata scoppiettante.
In un film però esce la scritta "the end", nella realtà noi siamo indirizzati verso il futuro.

Un ringraziamento doveroso ai miei sponsor: DEMETRA, IDEAL CAR, AUTOFFICINA CAMPAGNONI, grazie di cuore per avermi sostenuto.

Con l'ottimismo che mi contraddistingue, Luca.
06
LUG 15
08:03
Ringraziamenti di Daniele
Molto soddisfatto da questo primo scorcio di stagione complessivamente positivo, ringrazio in primo luogo i cavalli che ho montato, che ogni giorno monto e mi danno immense soddisfazioni; oltre a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questi risultati:
Jacopo, Alessandra e Rashid, in qualità di proprietari sempre molto disponibili;
la mia famiglia senza la quale tutto ciò non sarebbe possibile;
il team assistenza sempre al top per far fronte alle esigenze di queste gare lunghe, difficili, logoranti ma bellissime.
Ringrazio inoltre chi mi aiuta nell'allenamento dei cavalli, perché nella nostra disciplina il lavoro a casa significa davvero tanto.
Ringrazio anche tutti gli amici che rendono questo sport più piacevole;
il dott. Perniola e l'osteopata V. Rocchelli per la loro professionalità e, infine,
Francesca per il sostegno morale e il grande aiuto che mi dà ogni giorno.
01
LUG 15
16:47
Parliamo con...Daniele Serioli
10/01 Perling Jolie CEI3* DUBAI (UAE)
14/02 Cameo Bucephalus CEI3* ABU DHABI (UAE)
01/03 Pika de Cardonne CEN B San Vito al Tagliamento (PN)
15/03 Octavia CEN B Piozzano (PC)
12/04 Indian Kativa CEN A Bairo (TO)
26/04 Jarnak dell'Orsetta CEN A Castrezzato (BS)
09/05 Indian Kativa CEI3* Castiglione del Lago (PG)
24/05 Santa du Sauveterre CEI2* Samorin (SVK)
13/06 Octavia CEI1* Castiglione del Lago (PG)
21/06 Saruk Baracuda CEN B Budrio (BO)

D: Non è la prima volta che hai partecipato a gare nel deserto, avevi già gareggiato con Indian Laksika.
Come mai la decisione di ritornare? Puoi raccontarci questa esperienza?

R: La decisione di ritornare negli Emirati Arabi è stata resa possibile dall'invito ricevuto dal Dubaiequestrianclub che, visti i risultati ottenuti nella stagione 2014, ha deciso di darmi la possibilità di partecipare alla HH SH Mohammed bin Rashid Al Maktoum Endurance Cup, dove ho montato la cavalla Perling Jolie (Dearling Jolie x Jolie Perle) allenata dal nostro team in Italia e trasportata a Dubai la settimana prima della gara.
Chiaramente un viaggio del genere mette a dura prova un cavallo e Perling ha sofferto particolarmente l'ambientamento, ciò ha condizionato parecchio la sua prestazione; infatti, percorrendo i primi due giri della prova molto nervosa, ha sprecato le energie fondamentali per completare i 160 Km sotto il sole cocente e nella sabbia a tratti profonda sino ai nodelli.
Durante il mese di febbraio ho poi avuto l'opportunità di ritornare a correre nel deserto grazie al nostro amico Rashid, il quale mi ha ospitato a casa sua e mi ha permesso di correre la President's Cup in sella a Cameo Bucephalus, un cavallo arabo nato in Australia.
Correre con un cavallo abituato alle condizioni climatiche e al territorio è stato molto diverso: Bucephalus era rilassato sin dalla partenza e percorreva, km dopo km, il tracciato di Al Wathba ad una velocità media di circa 20 km/h in assoluta tranquillità. Purtroppo una zoppia posteriore ci ha fermato alla re-inspection precedente all'ultima fase, ma sono comunque rimasto soddisfattodella bellissima esperienza.

D: Dopo l'esperienza estera, torniamo in patria...la tua corsa non si è fermata e tra una gara di qualifica e un allenamento c'è stato anche spazio per il Campionato Italiano Assoluto che hai brillantemente vinto con Indian Kativa. Non è la prima medaglia per la tua famiglia. Come ti sei sentito? Avevi una tattica di gara o hai seguito il tuo istinto?

R: Tornato in Italia, ormai la stagione europea era alle porte, alla fine di marzo ero pronto per il primo impegno veramente importante della stagione: avevo in programma la 160 km di Fontainebleau (FRA). Purtroppo, a dieci giorni dalla gara, dopo l'ultimo lavoro impegnativo, Pika de Cardonne, la mia cavalla, accusava una zoppia sull'anteriore sinistro, dove già si era infortunata prima dei WEG in Normandia.
Per me è stato un duro colpo ma credo di aver preso la giusta decisione ritirandola dalla carriera agonistica, lei mi ha dato tanto e credo sia giusto rispettarla.
Nel frattempo molti sono i cavalli da qualificare e allenare per gli impegni sportivi: Hanifa e Kativa si preparano al Campionato Italiano, Santa alla pre-ride del campionato europeo, Shamir e Boreal de Ghazal corrono direttamente a Labastide-Murat (FRA) - terminando la 160 nkm più dura che io abbia mai visto - Spirit e Grisù finalmente si allenano con costanza, mentre Octavia, Vasquo, Jarnak e Quana continuano il circuito delle qualifiche.
In un batter d'occhio arriva il week end dei Campionati Italiani Assoluti, obiettivo principale dei primi sei mesi di stagione.
Indian Kativa arriva al gran giorno al 100 per 100, sia dal punto di vista della condizione atletica che dal punto di vista delle andature.
Io sento di avere il coltello dalla parte del manico, so che la mia cavalla è la più forte, lo aveva già dimostrato a Montcuq e a Castiglione del Lago l'anno prima, ma, partire con i favori del pronostico, non è per nulla facile anzi, è davvero molto difficile e snervante.
La partenza non è andata proprio come speravo ma credo di aver vinto la gara quando i sono staccato dal gruppetto di testa che procedeva a velocità folli verso la fine del primo giro. Così facendo ho consentito a Kativa di recuperare prima dell'arrivo della prima fase. Il secondo e il terzo giro per Kativa sono stati una passeggiata e ho deciso di restare staccato 3-4 min. dai primi in modo da tenere il mio passo e rilassare la cavalla. Al quarto giro mi è bastato accelerare per ripartire in solitaria, ma questa volta in testa, per la quinta fase e percorrere gli ultimi due giri in discesa, vincendo con Kativa in condizioni strepitose.
Quindi, estrapolando il succo di questa gara, avevo una tattica, ovvero andarmene in solitaria dalla partenza, ma ho assolutamente seguito il mio istinto quando ho rallentato e mi sono staccato dagli altri; fiducioso e facilitato dal fatto che conoscevo il percorso e sapevo dove attaccare (il quarto giro - poiché era l'ultima fase impegnativa della prova) e dove risparmiare la cavalla (secondo e terzo giro).

D: La tua esperienza a livello internazionale in gare di lunga distanza è proseguita a Samorin, in Repubblica Slovacca. Come è stato? Sei contento del risultato?

R: La gara di Samorin era il test event dei Campionati Europei di endurance, è stata una bella esperienza e sopratutto un occasione per osservare il percorso e confrontarsi con professionisti "veri" del calibro di Jean Philippe Frances, Virginie Atger e Jaume Punti.
Per quanto mi riguarda gli obiettivi sono stati raggiunti e Santa du Sauveterre (Djin Lotois x Najha de Sauveterre)ci ha sorpreso in positivo terminando la prova a 20 Km/h di media, percorrendo tre fasi completamente soli e facendo registrare l'ultimo giro ad oltre 24 km/h.
Il percorso si è dimostrato veloce grazie ad un ottimo terreno e dislivelli lievi.
In generale sono soddisfatto della trasferta e sono molto determinato per ottenere un buon risultato ai Campionati Europei 2015.

D: Ti sei presentato al II° round di Castiglione con Octavia in 90 FEI.
Il percorso ormai lo conoscevi e hai portato a casa un secondo posto...ma il primo era così irraggiungibile?!

R: E' stata una bella prova per Octavia, alla sua prima 90 Km a velocità libera e si è dimostrata sicuramente predisposta alle medie alte: anche per lei, come per Santa, un ultimo giro ad oltre 24 km/h ed una voglia di andare mozzafiato. Forse proprio il suo essere alquanto particolarele da questa grande energia, o forse è semplicemente forte...chi lo sa...saranno le gare più lunghe a rivelarlo.
per quanto riguarda il primo classificato, io non ero lì per vincere, anzi, sono sorpreso di essere arrivato II°, quindi non l'ho mai preso in considerazione e l'ultimo giro era troppo tardi per recuperare mezz'ora, per poter provare a vincere sarei dovuto partire con una marcia in più...ma non ce l'avrei comunque fatta perchè Ramon è il re delle 90!!!

D: in questi primi sei mesi di stagione agonistica raccontaci un episodio bello e uno brutto...
R: Sicuramente il momento più bello è stata la vittoria sel Campionato Italiano ma, in realtà, di momenti belli ce ne sono stati parecchi: vedere mia mamma vincere la 120 Km a Castiglione è stata un'emozione straordinaria; assistere da groom alla prima 90 Km di Francesca e Quana mi ha riempito di gioia.
Il momento più brutto è stato quando Pika si è infortunata; in quel momento mi è crollato il mondo addossoe fino al Campionato Italiano non è stato facile ritrovare la motivazione di prima.

D: Come vivi tu l'endurance? Quali consigli dai a chi volesse praticare questo sport ad alti livelli?

R: L'endurance è uno sport bello e rilassante se praticato con la giusta filosofia e la stessa passione ogni volta che si sale a cavallo.
Bisogna mettere in preventivo che coi cavalli nulla è sicuro e nulla va lasciato al caso; se una gara va male occorre pensaree e ripensare a cosa noi possiamo aver sbagliato perchè siamo noi che sbagliamo e non loro.
Bisogna sempre dedicare le giuste attenzioni ai nostri cavalli, anche se piove, anche se è domenica, Natale o Pasqua.
Secondo il mio punto di vista questa è la chiave del successo nell'endurance: pensare prima alla salute e al benessere del nostro compagno, osservarlo piuttosto che allenarlo di fretta e senza sapere cosa si stia facendo.
Consiglio quindi di rimboccarsi le maniche, armarsi di molta pazienza ed affidarsi a chi è più esperto, di restare sempre umile e appassionato, di amare il proprio cavallo e ricordarsi che prima di tutto è il suo compagno e non una macchina per correre.
Di aspettare, aspettare e non avere mai fretta, stando al contempo al passo coi tempi, osservando e imparando dai professionisti.
Così facendo, prima o poi i risultati arriveranno...io ho fatto così!!!
01
LUG 15
15:07
QUADRIFOGLIO ENDURANCE TEAM
Un grazie a tutti i nostri tesserati, assistenti, amici e a tutti coloro che fanno parte del mondo del'endurance equestre.
Uno sport, uno stile di vita!
A breve verrà dedicato un articolo per ogni cavaliere del team...non perdeteveli!
23
OTT 14
09:22
La lettera di Manuel
La stagione che ormai si stà concludendo è stata piena di emozioni e di grandi soddisfazioni per me. Detto ciò, colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo percorso: la mia Laura, senza la quale tutto ciò non sarebbe stato possibile, il suo impegno e la sua tenacia nella preparazione dei cavalli mi hanno ripagato con buoni risultati. Un ringraziamento va ai miei genitori, che non sempre hanno la possibilità di essere presenti in gara, ma mi stanno vicino e mi incoraggiano sempre. Ringrazio la famiglia Serioli per la preziosa amicizia fuori e dentro il campo gara, con la loro professionalità ed esperienza mi hanno fatto crescere e maturare come cavaliere. Emiliano, con le sue super-ferrature e i suoi consigli sull'allenamento dei cavalli, mi ha fatto capire che non sono macchine ma animali da capire e accudire ogni giorno che passa per ottenere i migliori risultati. Ringrazio i miei assistenti Ale e Claudia per aver sopportato i miei cambiamenti d'umore in gara. Un grazie a tutti gli amici che mi sono stati vicini e hanno creduto in me, in particolar modo Jacopo. Grazie a tutti voi per queste emozioni. Concludendo un grazie va anche ai miei cavalli che sono uno più bravo dell'altro e quest'anno sono sempre stati "in ordine" e ben preparati. Per la prossima stagione, come dice il mio amico, cercheremo di essere ancora "Camuni non comuni!".
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Chi Siamo
ASD C.I. Quadrifoglio
Localita' Negregno - Bienno (BS)
Info: 333.4501351 Laura
339.1268069 Manuel
E-mail: gregorinilaura@libero.it

COSA SI FA ALL'ASD C.I. QUADRIFOGLIO?
L'ASD Circolo Ippico Quadrifoglio si occupa principalmente della disciplina dell'endurance equestre.
E'presente un Team Endurance che partecipa alle competizioni nelle varie categorie.

Stazione di monta dove opera lo stallone Franches Montagnes Vertigo di Jano.

DA COSA NASCE L'ENDURANCE?
Incomincio' tutto nel 1860, quando il servizio postale americano poteva contare sui Pony Express: cavalieri che trasportavano la posta direttamente a cavallo. I Pony Express percorrevano lunghe distanze, cavalcando per molte ore e con qualsiasi condizione climatica tra una stazione di posta e l'altra.
I Pony Express scomparvero con l'avvento del telegrafo, ma in America rimasero un mito.
La disciplina dell?endurance nasce quindi in America, intorno al 1950, come rievocazione dei Pony Express e presto si diffuse anche in Europa.

IN COSA CONSISTE L'ENDURANCE?
Questo sport e' basato sulla resistenza e il binomio cavallo-cavaliere e' impegnato ad affrontare percorsi di lunghe distanze.
A seconda della categoria, le gare variano dai 30 Km fino a raggiungere i 160 Km.
I Cavalieri del Team
Adelaide Scola
Alessandra Marinò
Anna Gaetarelli
Bernardo Raineri
Camilla Malta
Chiara Botticchio
Clarissa Accordini
Cristina Pangrazio
Daniele Serioli
Eddy Accordini
Elena Locatelli
Emiliano Serioli
Felipe De Azevedo Morgulis
Francesca Marinò
Gabriele Felappi
Giacomino Campagnoni
Juri Bontempi
Laura Gregorini
Laura Donina Rubagotti
Laura Perico
Luca Campagnoni
Luca Gaetarelli
Lucrezia Serioli
Manuel Bontempi
Marco Zonca
Martina Gaiani
Massimo Colombo
Melania Serioli
Perrine Campanini
Ramon Donina Rubagotti
Rebecca Negro
Sara Adamini
Simona Garatti
Stefano Aucello
Stefano Bono
Tiziana Ondelli
Tommaso Pianigiani
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